L’adolescenza nel cane

Quando un cucciolo entra in famiglia, ci si aspetta che qualche disastro lo combinerà; ne siamo consapevoli e spesso veniamo anche allertati da allevatori o educatori, o anche dai racconti di amici e conoscenti.

Se siamo scrupolosi e vogliamo fare le cose per bene, ci affidiamo a un educatore che ci aiuterà a impostare da subito la vita insieme al cucciolo. Questo ci metterà nelle migliori condizioni per insegnare al piccolo le regole di casa (come ad esempio non si masticano le sedie, non rubare le ciabatte, non mordermi le mani, non fare pipì in casa). Se facciamo un buon lavoro all’inizio, velocemente il cucciolo prenderà la strada giusta per crescere come un adulto equilibrato e sano.

Questo è sicuramente importantissimo, perché un cucciolo non sa cosa può o non può fare, cosa sia apprezzato dai suoi umani e cosa no, quindi va per tentativi: prova a fare una cosa, se mi lodano è ok, se mi dissuadono farò altro. In questo senso si capisce come avere moltissimo tempo da dedicare alla crescita di un cucciolo sia fondamentale, perché dobbiamo esserci per dargli dei riscontri in merito alle sue iniziative (se non ci siamo quando mangia gli zoccolini, come faremo a fargli sapere che non va bene?).

Fatto questo, quindi, avremo un cane che a 5 mesi non sporcherà più in casa, sarà in grado di stare a casa qualche ora da solo rimanendo tranquillo, non masticherà ciò che non deve etc. Ottimo direte voi, da qui è tutta in discesa, abbiamo finito il periodo difficile! E invece…

Tra i 6 e 9 mesi, a seconda della taglia (e qualche volta della razza), i cani entrano in una nuova fase, come per noi detta “adolescenza”. Gli ormoni, soprattutto, ma non solo, nei maschi, iniziano a mandare il cervello in subbuglio, il cane nel mentre è più grosso e la relazione che avremo costruito sarà messa alla prova. Il cane sembra sfidarci, ci testa, vuole capire fin dove può permettersi di agire e quali sono i veri paletti: perché finché era un cucciolo, con pazienza e amore gli abbiamo fatto capire cosa non ci piace, ma qui non è questione che il cane non sa, lo sa benissimo cosa non ci piace! Eppure ugualmente si comporta talvolta in modo per noi inappropriato: ci morde le braccia, torna a sporcare in casa, tira al guinzaglio, distrugge oggetti di casa, ci abbaia e non torna al richiamo.
Potrebbe ritirare fuori cose che faceva da cucciolo e che poi aveva abbandonato (come sporcare in casa) oppure fare cose che non faceva nemmeno da cucciolo (come morderci le caviglie)!

Ma perché succede? Come accennato, gli ormoni giocano una grossa parte, e i “danni” sono più ingenti perché il cane è più grosso (diverso se mi morde un cucciolo di 7 kg o un cane di 20kg). A livello neurologico c’è grande scompiglio, non parliamo di un adulto formato. La sicurezza in sé è accresciuta, il cane è consapevole delle sua capacità fisiche, ma anche della relazione che ha con noi: spingersi un po’ ai limiti per capire quali sono i confini è del tutto normale. Come per i ragazzi, mettere dei paletti diventa importante, soprattutto su alcune tipologie di cani, ma la pazienza e il rispetto devono sempre essere presenti: non puniamo fisicamente il cane, non gli facciamo saltare la cena perché mentre era solo ci ha mangiato una scarpa. Queste cose non servono che a far vacillare quella fiducia nella relazione che abbiamo costruito fin lì. Il cane adolescente va compreso, accolto. Ciò non significa che dobbiamo permettergli qualunque cosa, ma capire il perché è sempre la prima regola.

Un professionista potrà aiutarci, purtroppo non esistono protocolli o regolette che vanno bene per tutti: ogni individuo è unico e un buon professionista plasma il suo lavoro in base al cane, e agli umani, che ha di fronte.

Quello che però è importante sapere è che il cane vive una fase di vita di grande turbolenza, a volte il testosterone non lo aiuta ad agire con lucidità, non è un agire misurato perché in quel frangente non è il raziocinio che guida il fare. Questa fase, ripeto è ASSOLUTAMENTE NORMALE, e gestirla nel modo sbagliato può essere davvero deleterio. Questo è il periodo in cui un individuo sceglie che strada intraprendere per l’adulto che diventerà, quindi è fondamentale saperlo guidare nel modo giusto e nella direzione giusta.

Non pensate che il percorso per cuccioli sia stato inutile: è stato importantissimo per creare una relazione sulla quale si appoggerà la fiducia e il rispetto che serviranno adesso perché il cane si faccia accompagnare!

Non pensate nemmeno minimamente che il cane, come qualcuno rimasto un tantino indietro rispetto agli studi in ambito cinofilo vi dirà, sta cercando di dominarvi e scalare la gerarchia per prendere il posto del capobranco. Questa visione ottusa e vetusta è superata da molti anni.

Il periodo adolescenziale va attraversato, guidando il cane nel modo giusto nella direzione giusta, affinché diventi l’adulto equilibrato e sereno con cui avremo una complicità unica per gli anni a venire. In tal senso, come ormai molti studi dimostrano, la sterilizzazione pre pubere (cioè prima del calore nelle femmine e prima del completamento dello sviluppo nel maschio) può risultare deleteria, perché il cane resta “bloccato” in una fase di sviluppo ibrida dalla quale non uscirà mai (e non mi riferisco ovviamente alla parte carina e coccolosa del cucciolo!).

Quindi, se avete un cucciolo, o state per prenderne uno, o avete un adolescente che già si mostra più complicato del previsto, non disperate! C’è un ottimo margine per fare un lavoro con i fiocchi, bisogna però armarsi di pazienza, tempo, disponibilità all’ascolto e, possibilmente, facendovi affiancare da qualcuno esperto nel settore (non ascoltate, per favore, i consigli di chi non sapete che abbia una seria formazione specifica).

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